I bambini dicono semplicemente "non voglio tornare a scuola" e ciò rende bene quella sensazione di groviglio allo stomaco, di irritabilità mista a stanchezza che li caratterizza. Anche noi adulti possiamo provare questo rigetto e questo malessere psicofisico che rende difficile il ritorno alla quotidianità dopo le vacanze. Il corpo si è rifocillato, ha ripreso dei ritmi naturali, la mente ha lasciato pian piano scadenze e appuntamenti, progetti e compiti. La leggerezza è stata ritrovata, l'orologio lasciato: i piedi in nudità e comodità, i capelli bagnati, il sole sulla pelle, nuotate e passeggiate, spazi con gli amici, sport e danze, letture emozionanti e vibranti...
La sindrome da rientro manifesta il rifiuto dell'organismo ad aderire a regole e tempi stretti. Come possiamo agevolarci nella ripresa senza essere coercitivi con noi stessi?
Non è possibile tuffarsi dal vuoto piacevole al pieno opprimente; è necessaria una ripresa graduale del lavoro e della quotidianità che ci permetta di conciliare il vuoto e il pieno. Lo stress da post-vacanze si manifesta con stanchezza e scarsa concentrazione? Con irritabilità e insonnia? Stanchezza all'idea di un ritmo pressante e nervosismo per la ripresa. E allora è utile approfittare dei weekend per recuperare pause rigeneranti, senza obbligarsi ad aspettare le prossime ferie per trovare spazio e tempo per le attività piacevoli e gratificanti e per godere dell'aria, della luce, a cui il corpo si è abituato e la cui assenza può essere essa stessa causa di stress. Anche pochi minuti al giorno di contatto con l'ambiente agevolano l’organismo al cambiamento di ritmo graduale. Insieme allo spazio leggero, al contatto con la natura, è importante anche una igiene dell’alimentazione e del riposo notturno. Ridurre l'utilizzo di televisione e cellulari almeno un’ora prima di andare a dormire, preferendo attività più rilassanti come per esempio la lettura di un libro, in modo tale da aiutare il sistema corpo-mente al passaggio dolce dall’attività alriposo.
Si può quindi essere stressati dopo le vacanze?
Sì, certamente, se non si ha cura del post-ferie così come s’è avuta cura dell'organizzazione delle ferie stesse. Le vacanze sono un ciclo esperienziale che ha una fase immaginale, progettuale, di azione e pieno contatto e anche di un post, con l’assimilazione dell’esperienza e lo spazio per riattivare in modo fertile un nuovo ciclo di esperienze : il rientro.
Riassumendo: possiamo quindi usare la sindrome da rientro dalle vacanze come occasione per riflettere su ciò che ci piace e quello che non ci piace della nostra vita quotidiana e valutare la possibilità e la modalità per cambiarlo. Manteniamo viva l'attenzione a:
- ritmi durante l'anno e momenti di pausa;
- tempo per attività e incontri piacevoli;
- cura di noi stessi sia emozionale che fisica;
- esercizi di rilassamento e meditazione;
- sport;
- adeguate ore di sonno:
- sana alimentazione.